Sarano 10,6 milioni gli italiani in vacanza che in occasione della Pasqua passeranno almeno una notte fuori casa. Circa il 22 per cento in meno rispetto allo scorso anno.
Di questi, oltre il 90 per cento resterà in Italia. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata dall’Istituto ACS Marketing Solution.
Per il 37,6 per cento di chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata, mentre il 29 per cento sceglierà la montagna. In calo le località d’arte maggiori e minori che toccheranno il 14,7 per cento. Il 3,9 per cento andrà in località lacuali ed un 1,5 per cento in località termali e del benessere.
Per chi invece preferirà l’estero, spiccano le capitali europee con il 50,4 per cento dei consensi seguite dalle località di mare con il 22,7 per cento.
La spesa media pro-capite quest’anno si attesterà sui 309 euro rispetto ai 305 del 2010, generando un giro d’affari di 3,27 miliardi di Euro, in calo del 19 per cento rispetto ai 4,05 miliardi di euro del 2010.
“Le previsioni turistiche degli italiani per le imminenti festività pasquali fanno segnare una battuta d’arresto nella capacità di spesa che va al di là di ogni aspettativa e ci induce a compiere una attenta riflessione sulla situazione dei consumi turistici interni – commenta la Federalberghi in una nota – Il decremento del giro d’affari prodotto dalla clientela italiana, che peraltro sceglierà in modo pressoché assoluto l’Italia per trascorrere la ricorrenza pasquale, è ancor più preoccupante se visto nella prospettiva della mancanza del ‘ponte’ del 25 aprile, assorbito dalla Pasquetta e dal successivo ponte del primo maggio che quest’anno cadrà di domenica”.
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