Movimento 5 stelle primo partito, centrodestra prima coalizione, con la Lega che batte Forza Italia. Storica debacle per il Pd, sotto il 19 per cento. E’ il quadro che ci consegna la tornata elettorale 2018.
Se il trend attuale sarà confermato dai dati definitivi, Fdi è al 4,1%, LeU al 3,6%. Le altre liste in gara non hanno invece superato lo sbarramento del 3%. PiùEuropa di Emma Bonino la sfiora senza raggiungerla: 2,5%. Fra le altre, solo Potere al Popolo-Prc è oltre l’1%: 1,1%. Mentre CasaPound si ferma allo 0,9%, Il Popolo della Famiglia allo 0,6%, Insieme allo 0,5%, Civica Popolare e la Svp allo 0,4%, Italia agli italiani e Partito Comunista allo 0,3%. 10 Volte meglio e il Partito del calore umano allo 0,1%, Per una Sinistra rivoluzionaria allo 0,08% e Ala-Partito Repubblicano allo 0,07%.
“Oggi inizia la Terza Repubblica e sarà una Repubblica dei cittadini italiani”.
Così il leader dei Cinquestelle, Luigi Di Maio, nel corso della conferenza stampa all’hotel Parco dei Principi a poche ore dal risultato delle elezioni politiche
“Questo è un risultato post-ideologico, che va al di là degli schemi di destra e sinistra: riguarda i grandi temi irrisolti della nazione. Insomma temi, non ideologie. Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzie che vorremo individuare per le presidenze delle due camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori”.
Inizia la #TerzaRepubblica, la Repubblica dei Cittadini https://t.co/vGa1mEPrCI pic.twitter.com/u5uDOB5fsG
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 5 marzo 2018
Matteo Salvini, altro grande vincitore di queste urne, ha ribadito l’intenzione di governare con una squadra composta da alleati.
“Io sono uso mantenere la parola data – ha detto – Ho letto tante analisi bizzarre su coalizioni strane. Io prima del voto ho detto che da presidente del consiglio avrei ascoltato tutti e parlato con tutti, ma ovviamente la squadra con cui lavorare è il centrodestra”.
La mia prima parola: GRAZIE! pic.twitter.com/DRXiWVAHQp
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 marzo 2018
Tacciono invece i profili social di Matteo Renzi, che molte voci danno per dimissionario. Nessun commento sulla sconfitta, così pure quelli di Silvio Berlusconi, il cui staff si preoccupa però di cambiare l’immagine di copertina della pagina Facebook.
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