di Luigi D’Alise
Manca sempre il tempo. Nella top ten dei sintomi della “time poverty” c’è: ordinare il pasto a domicilio, cenare alle 22, rispondere alle mail mentre si cammina, provare con Uber perché l’attesa del taxi è di 6 minuti, fare la lavatrice a notte fonda, acquistare tutto online, pianificare le uscite con gli amici a mesi di distanza.Tutto di corsa, tutto a scapito del “quinto tempo”, quello della curiosità e del piacere, che è fondamentale per ricaricarsi, coltivare i propri interessi, stare in salute, immagazzinare energia per quando dobbiamo curare, curarci, amare, lavorare.Il vivere bene sarà il tema del nuovo supplemento del Corriere della Sera, “Liberi Tutti”, che promette di aiutare ognuno di noi. Ad un patto: trovare il tempo di leggerlo
(Illustrazione Helen Cooper)
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