Una schermata blu, e la scritta “Il servizio web è temporaneamente sospeso per manutenzione. Restano attivi tutti gli altri canali di trasmissione. Ci scusiamo per l’inconveniente”.
E’ quello che si trovano dinanzi i professionisti e i commercialisti che in queste ore stanno tentando di adempiere alla comunicazione delle fatture emesse e ricevute, attraverso il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
A mettere ko il cosiddetto “Spesometro” è stato un bug che permetteva di accedere ai dati di qualsiasi contribuente, inserendo il rispettivo codice fiscale. Una violazione della privacy che ha suggerito all’Agenzia delle Entrate di mettere offline il servizio, malgrado la vicina scadenza del 28 settembre.
“La complessità della gestione dell’invio dei dati fatture in scadenza rende impossibile, per diversi motivi, il puntuale rispetto del termine – sottolinea oggi Rete Imprese Italia, chiedendo al governo una proroga di almeno 20 giorni dell’attuale scadenza – Infine, considerata la sperimentalità del nuovo adempimento, è necessario prevedere la non punibilità per errori od omissioni riguardanti i dati sia delle fatture che delle liquidazioni Iva effettuate entro il 31 dicembre 2017, qualora siano corretti entro il 31 gennaio 2018”.
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