Rapido scambio di informazioni, coordinamento delle indagini di polizia, congelamento e sequestro dei beni, arresto transfrontaliero degli indagati.
Questi gli obiettivi della Procura europea contro le frodi, approvata oggi dal Parlamento Ue con 456 voti favorevoli, 115 contrari e 60 astensioni.
Attualmente, solo le autorità nazionali possono indagare e perseguire le frodi connesse al bilancio dell’Ue, come l’uso improprio dei fondi strutturali o le frodi transfrontaliere relative all’Iva, ma la loro giurisdizione è limitata alle frontiere nazionali.
La Procura europea supererà tali limite e, inoltre, lavorerà in stretta collaborazione con Eurojust, l’Agenzia dell’Ue per la giustizia penale, e con l’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, per garantire un maggiore successo delle azioni penali e un recupero efficace delle somme truffate.
Ora che il Parlamento ha dato la sua approvazione all’istituzione della Procura Ue, il Consiglio potrà adottarne formalmente il regolamento. L’Eppo (European Public Prosecutor’s Office) dovrebbe essere operativa tra il 2020 e il 2021.
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