Le imprese più corrette nei pagamenti commerciali, sono quelle della Danimarca, dove l’86% rispetta con puntualità le scadenze. Sul podio dei paesi più virtuosi d’Europa anche la Germania (81,7%) e l’Ungheria (55,4%).
Performance negative invece per le imprese rumene, in fondo alla classifica europea, con il 55,7% di ritardi gravi, seguita da Grecia, con il 29,8% di pagamenti oltre i trenta giorni di ritardo, e da Polonia e Portogallo.
E’ quanto emerge dallo Studio Pagamenti 2017 realizzato da Cribis, società del Gruppo Crif, che ha analizzato a fine 2016 i comportamenti di pagamento di 30 Paesi nel mondo, di cui diciannove europei.
Nel corso del 2016, il Regno Unito mostra dei miglioramenti nelle abitudini di pagamento rispetto al 2015, con una crescita dei pagatori puntuali e una riduzione dei ritardi gravi a quota 9,5%.
All’interno dello scenario l’Italia si posiziona in 12esima posizione sulle 19 nazioni europee analizzate, con una percentuale di pagamenti virtuosi del 35,6%. Peggio del nostro Paese hanno fatto solo la Grecia (32,4%), Regno Unito (30,4%), Irlanda (27,5%), Finlandia (26,8%), Bulgaria (23,7%), Portogallo (19,5%) e Romania con il 17,6%. Anche per quanto riguarda l’andamento dei ritardi gravi, con una quota del 12,3%, l’Italia si posiziona nella parte bassa del ranking europeo.
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