Alla fine delle vacanze, gli italiani avranno nuove opportunità di trovare un lavoro. Secondo una stima dell’Osservatorio nazionale dei consulenti del lavoro, il totale previsto di assunzioni, nei mesi di settembre ed ottobre, considerando sia il pubblico che il privato, potrà essere superiore alle 775mila assunzioni: 50 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2016.
Le figure professionali più richieste saranno quelle mediamente qualificate, che ricomprendono le professioni qualificate come dipendenti nelle attività commerciali e nei servizi, gli artigiani e gli operai specializzati, le professioni esecutive di ufficio e i conduttori di impianti, di macchinari e di veicoli.
Questo insieme di professioni rappresenta i due terzi del totale delle unità di lavoro che saranno assunte nei mesi di settembre e ottobre, con una netta prevalenza di personale molto giovane (50mila fino ai 24 anni) e giovane (79mila fra i 25 e i 34 anni). Si tratta per esempio di commessi, impiegati, camerieri, cuochi e magazzinieri.
Interessante anche la percentuale delle professioni altamente qualificate, che è intorno al 18 per cento delle unità di lavoro assunte: circa 72mila persone a settembre negli anni scorsi in media sono state assunte per svolgere mansioni altamente qualificate, numero che nel prossimo settembre potrebbe essere di almeno 80mila. È una opportunità significativa in quanto in generale le professioni altamente qualificate si caratterizzano per un discreto numero di assunzioni a carattere permanente (39%), di giovani fino a 34 anni (52%), da un basso numero di lavoratori stranieri (4%) e da una quota sostenuta di donne (44%). Questi fortunati neoassunti operano principalmente nell’area socio sanitaria (riabilitazione, tecnici del reinserimento e dell’integrazione sociale e professioni infermieristiche) e nel settore ICT (Analisti e progettisti di software, tecnici programmatori e tecnici esperti in applicazioni). Il rapporto mostra anche da dove vengono e probabilmente verranno dal prossimo mese di settembre queste richieste di figure professionali molto qualificate: per esempio per quanto riguarda le professioni sanitarie la domanda verrà soprattutto dalla Lombardia e dall’Emilia, ma anche dalla Puglia, mentre gli analisti e progettisti di software saranno ricercati anche nel Lazio. Gli insegnanti dei corsi professionali e degli istituti privati sono invece molto richiesti in Trentino Alto Adige, oltre che in Lombardia, Veneto e Sicilia. Per le donne è interessante anche la domanda di tecnici di reinserimento ed integrazione sociale.
Resta ben presente, anche dal prossimo settembre, la domanda di lavoro poco qualificato: si tratta per esempio di manovali, facchini ed addetti alle pulizie. Sono mansioni in generale svolte da uomini e con una alta presenza di lavoratori stranieri. La maggior parte delle assunzioni da settembre riguarderà però gli insegnanti del settore pubblico: si prevedono più di 51mila assunzioni a tempo indeterminato, in prevalenza nel Nord Italia (58 %) ed un insegnante assunto su quattro sarà destinato in Regione Lombardia. Nei mesi presi in considerazione si concentra più della metà delle assunzioni di personale nelle Pubbliche Amministrazioni (58%). Gran parte delle assunzioni nel settore pubblico, a differenza del privato, è destinato alle donne (76%) e oltre un terzo dei lavoratori assunti ha un’età compresa fra i 35 e 44 anni. In particolare, fra settembre e ottobre 2017 saranno assunti dal sistema pubblico 225 mila lavoratori, prevalentemente nel settore dell’istruzione. A tempo indeterminato avremo circa un quarto di queste assunzioni, soprattutto per i docenti di ruolo, i docenti di sostegno e il personale ausiliario alle attività didattiche. Con contratti a tempo determinato si aggiungeranno ulteriori 100 mila docenti e personale ausiliario, mentre circa 50 mila lavoratori saranno assunti con contratti a termine da altri settori pubblici (sanità, enti locali, agenzie pubbliche).
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