“Il bullismo, in generale e nella sua versione più moderna e micidiale, quella del cyber-bullismo, è un problema sociale e culturale di vaste proporzioni. Per combatterlo è necessario un grande patto tra scuola, famiglia, forze dell’ordine, magistratura, mondo dei media e dello spettacolo. Un’azione congiunta, capace non soltanto di reprimere ma, soprattutto, di prevenire, con una vera e propria campagna educativa che arrivi al cuore e alla mente dei giovani”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto a Sondrio alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2016-2017. Evento che visto la partecipazione di studenti e docenti provenienti da tutta Italia, oltre che di esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e della società civile.
“Sui ragazzi influiscono anche, in grande misura, gli esempi degli adulti – ha proseguito il capo dello Stato – Un linguaggio offensivo e violento degli adulti in televisione o sui social media e in qualunque altra sede, si traduce subito, nell’universo adolescenziale, in una spinta emulativa, in un sostanziale via libera”. E poi, rivolgendosi ai ragazzi, Mattarella ha esortato a reagire all’arroganza: “Non fatevi trascinare, ma resistete. I bulli sono una piccola minoranza. Sono ragazzi infelici e pieni di problemi. Fate valere con loro la vostra forza tranquilla: quella della solidarietà e dell’amicizia. Vincerete voi questa sfida”.
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