“Il paesaggio non è più inteso come l’elenco di beni da preservare, ma come l’ esito di un processo creativo continuo, di adattamento e trasformazione dei territori, nelle campagne come nelle città”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, che si celebra quest’anno per la prima volta.
“Una ricorrenza significativa – ha spiegato – che richiama il paesaggio quale valore identitario del Paese e incoraggia le istituzioni pubbliche e private, ma anche la società civile, ad un uso attento e consapevole delle straordinarie bellezze naturali di cui è ricco il territorio italiano”.
“I mutamenti dei luoghi in cui viviamo – ha sottolineato Mattarella – sono la conseguenza delle scelte fatte dall’uomo, frutto di mediazione tra eredità del passato e prospettive del futuro, memoria storica e culturale della comunità. Troppo spesso queste scelte hanno stravolto e deturpato il paesaggio: speculazioni edilizie, urbanizzazione periferica senza pianificazione, disboscamenti selvaggi, inquinamenti industriali lesivi dei patrimoni genetici terrestri e marini”.
Il presidente della Repubblica ha esortato a “ripartire da una puntuale azione di programmazione delle politiche e delle scelte di gestione, basata sull’interazione tra Stato e livelli territoriali e, come indicato dalla Convenzione del Consiglio d’Europa, e da una attenta capacità di ascolto delle comunità locali”.
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