“Ogni aggressione, ogni vessazione diretta ai danni di ogni donna, espressioni dell’idea primitiva che le donne non abbiano il diritto di realizzarsi e di decidere per se stesse, è una violenza di genere e una violazione della dignità della persona.
Contro questo atteggiamento l’intera comunità deve sapersi opporre fermamente”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione del seminario “Fermare la violenza contro le donne. Insieme si può fare”, promosso dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.
“La violenza va prevenuta in ogni suo aspetto, a partire da quella che si sviluppa tra le mura domestiche e anche il linguaggio ha un ruolo centrale e i mass media una responsabilità particolare – prosegue il capo dello Stato – Non potrà mai essere consentito accettare che un’aggressione alla propria compagna possa essere definita delitto “passionale”. Un atto brutale non può nascondersi dietro un alibi di tipo sentimentale”.
Mattarella ha sottolineato che la prevenzione dei delitti contro le donne va perfezionata, “a partire dalla delicata fase successiva alla denuncia, per arrivare a cogliere, ad esempio, gli indici della violenza nelle condotte che precedono gli atti persecutori, non sempre facilmente identificabili”.
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