Juan Manuel Santos, il presidente della Colombia, è stato insignito con il Nobel per la pace. L’onorificenza gli è stata conferita per il suo impegno nell’ottenere la fine della guerra civile con le Farc, le forze armate rivoluzionarie della Colombia. Un conflitto che in 52 anni ha causato 220mila morti e 6 milioni di sfollati.
L’accordo con i guerriglieri è stato siglato il 26 settembre, ma è stato bocciato da un referendum popolare la scorsa domenica.
Dando il Nobel a Santos, l’accademia norvegese ha voluto sottolineare l’importanza degli “sforzi tenaci” verso la pace e il fatto che “nonostante l’accordo fosse molto controverso”, il presidente “abbia voluto ugualmente sottoporlo al voto”.
Dal comitato per il Nobel la speranza che ora “tutti i partecipanti condividano la loro parte di responsabilità e cooperino in modo costruttivo alle riunioni di pace che si celebreranno prossimamente” perché oggi “esiste il pericolo reale che il processo di pace si interrompa e che la guerra civile riprenda”.
“Ricevo questo premio in nome del popolo colombiano che ha tanto sofferto – ha detto Santos – La pace è molto vicina”.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.