Con 2 milioni di arrivi, e 7,6 milioni di presenze, va in archivio un’estate molto positiva per il turismo italiano.
Secondo la Confesercenti, che ha diramato i dati, gli arrivi sono stati il 4,1% in più, e le partenze il 3,7% in più. Incrementi che hanno determinato anche un aumento dell’occupazione nel settore: il 16% delle imprese, infatti, ha assunto più personale per gestire i flussi turistici.
Durante l’estate si è registrato un ritorno alla crescita della domanda italiana, che con 24 milioni di arrivi (+2,4%) e 112 milioni di presenze (+2,2%) sembra per la prima volta segnare una netta ripresa dopo anni di difficoltà. Ma a trainare l’estate del boom è stata soprattutto l’impennata di arrivi di turisti dall’estero: nel corso del trimestre estivo si stimano 23,7 milioni di arrivi internazionali (+5,8% sul 2016), per un totale di 95,5 milioni di pernottamenti (+5,5%). Rispetto all’estate 2016 si registra una forte crescita dei flussi stranieri, non solo nelle principali città d’arte e sulle aree costiere, ma in tutto il del Paese. Nel trimestre la componente estera ha rappresentato il 46% del mercato turistico. Tra i mercati in sensibile aumento si segnala soprattutto quello tedesco, seguito da quello svizzero, olandese, belga, francese e dei Paesi dell’Est. Solo in leggero aumento le provenienze dall’Austria, Spagna, Gran Bretagna, Cina e Brasile, mentre sostanzialmente stabili i mercati scandinavi, statunitensi, russi, canadesi e indiani.
Complessivamente, dai risultati dell’indagine di Confesercenti emerge un trend di aumento per tutte le diverse tipologie di imprese ricettive. In particolare, nel trimestre estivo il comparto alberghiero ha segnato il +3,5% (+2,3% di italiani e +4,9% di stranieri). L’aumento registrato nelle strutture dell’extralberghiero è del +3,9% (+2,5% di italiani e +5,6% di stranieri). Con riferimento alle macro aree regionali, il Nord Est segna il risultato migliore (+4,7%) grazie all’aumento considerevole della domanda straniera (+6,6%) e alla crescita di quella italiana (+2,8%). L’incremento delle presenze nel Nord Ovest è stimato al +3,9% (+5,6 gli stranieri e +2% gli italiani). +4% di pernottamenti nelle aree del Sud e delle Isole, con il +5,7% di stranieri e +3,3% di italiani. Andamenti differenziati sono stati registrati nelle regioni del Centro Italia (+1,2%), dove continuano le difficolta per molte aree dell’Abruzzo, dell’Umbria e del Lazio.
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