Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. Sono alcune delle strategie messe in atto da quasi sei italiani su dieci (58%) che hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo una indagine di Coldiretti e Ixe’ elaborata dopo l’entrata in vigore della legge sugli sprechi alimentari.
Nonostante questo, il problema resta rilevante con lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta a circa 145 chili all’anno per famiglia secondo Waste Watcher. Agli sprechi domestici che secondo la Coldiretti rappresentano in valore ben il 54% del totale, vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno. “La nuova legge – sostiene la Coldiretti – rafforza il lavoro di contrasto allo spreco facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplificando le donazioni per le aziende agricole, industriali e della distribuzione commerciale ma anche nella ristorazione e nelle mense”.
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